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di Lorenzo Pasquini

imageNon ci sono più le mezze stagioni.
E questo ormai è risaputo.
Ma passare dal sabato nevoso che tutti abbiamo visto sabato ad una giornata con uno scenario che Peter Jackson avrebbe potuto usare come location per il prossimo episodio del Signore degli Anelli ha dell’incredibile: cielo azzurro, le Isole Borromee incastonate nel lago Maggiore, le montagne con le vette innevate.
Spettacolo.
I risultati miei e di Andrea sono quelli che sono ma se esistesse un Oscar per la best performance per: “traversata in traghetto/ritiro pettorale/cambio e consegna sacca/ingresso alle griglie di partenza” una nomination l’avremmo meritata sicuramente.
imageCome sempre la partenza è lenta complice le strade strette ed il folto numero di partecipanti poi dopo Pallanza la strada finalmente si apre e ci accompagna al traguardo attraverso incantevoli paesini ancora un po’ addormentati.  Qualche strappetto malefico qua e là ma il percorso è piacevole e scorre che è una meraviglia complice anche una temperatura piacevolmente gradevole. 
L’arrivo a Stresa è maestoso, con i suoi alberghi in stile liberty illuminati dal sole che si affacciano sull’ampio lungolago.
Come al solito tanta partecipazione di atleti di molte nazionalità e, cosa che è sempre ben gradita, sicuramente la mezza con il più alto numero di esponenti del gentil sesso.
Noi Valbossini eravamo solo in 5 ma abbiamo fatto come sempre del nostro meglio.
Ci vedremo l’anno prossimo in smoking per ritirare la meritata statuetta.

Lorenzo

1 commenti
  1. tillo 11 marzo 2016 alle ore 10:46  

    complimenti architetto......