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UTMB

Pubblicato il 5.9.13

di Alberto Zecchi

Grazie a chi mi ha seguito ed incitato.

Potrei incolpare della mediocre prestazione la bruttezza dei primi 30 chilometri e la bolgia infernale fra corridori e pubblico in cui mi sono ritrovato per ore e ore ma la scusa non regge. Nonostante la preparazione, 2100 k 85000 + non sono pochissimi, nel giro di poco tempo mi sono ritrovato spompato nella testa e nelle gambe.
Forse ho sbagliato i tempi fermandomi troppi giorni prima della gara. Altre volte prima di affrontare una prova oltre i 100 k la tecnica ha funzionato mentre questa volta ho ottenuto l'effetto contrario.
Si accumulano esperienze ma gli anni passano e il fisico reagisce in modo differente e a volte imprevedibile. Se aggiungiamo le mie debolezze e gli acciacchi fisici cronici è un attimo fare la frittata!
E' già capitato e capiterà ancora, non me ne cruccio, mi piace mettermi in gioco e accetto il fallimento come il successo nel raggiungere il traguardo.
D'altronde una cosa che mi affascina dell'ultratrail è che non si sa mai se si arriverà in fondo.
Tornando a parlare della gara UTMB devo sottolineare la professionalità assoluta con cui è gestito tutto l'evento, dagli aggiornamenti via mail nei mesi precedenti, all'accoglienza, alla consegna pettorali e controllo materiali, al percorso super balisato e presidiato nel migliore dei modi.
Le note dolenti riguardano il troppo baccano, confusione, densità di persone in gara e tifo da tour de France.
Probabilmente sono troppo orso ma trovo che la cosa più bella nei trail medio lunghi è la possibilità di riuscire a stare per ore e chilometri in solitudine o comunque in pochi così da poter godere appieno della natura che ci circonda e perchè no guardarsi bene dentro.
Tutto questo all'UTMB non c'è.
Mi sono fermato al 50esimo chilometro ma tutti quelli con cui ho parlato e che hanno finito la gara mi hanno confermato che fino alla fine è così. E' il trail più famoso al mondo, il più desiderato, quello dove tutti vogliono esserci e probabilmente continuerà ad esserlo.
Io non voglio tornarci, non è quello che cerco, ho comunque giocato male le mie carte e va bene così.

Serenamente.

Alberzek

4 commenti
  1. Il Poggio 5 settembre 2013 alle ore 09:07  

    Il meglio che si possa fare è analizzare lucidamente e capire cosa stiamo cercando. Tu l'hai fatto è questo è ciò che conta. Sono d'accordo, nelle gare di montagna con troppi concorrenti non si corre bene (salvo essere tra i primi 10!). L'avevo visto alla Sierre Zinal. Arrivederci sui sentieri.

  2. STEFANO 5 settembre 2013 alle ore 11:35  

    come hai detto tu è una gara che è la più ambita tra i trailers. Quello che è importante che hai già le idee chiare sul da farsi.
    Styv

  3. tillo 8 settembre 2013 alle ore 20:39  

    21000km 85000+ quasi in solitaria, devi proprio "adorare" la montagna !!!!!

  4. Anonimo 11 settembre 2013 alle ore 11:20  

    hai avuto il coraggio di inseguire il tuo sogno con perseveranza e determinazione percorrendo un lungo viaggio che sfortunatamente si è fermato prima del traguardo. Penso però che tutti i km, le montagne e le emozioni di quest'avventura lunga un anno ti rimarranno sempre dentro.
    Complimenti
    Alessio