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foto Il giro podistico a tappe della Val di Fassa ha visto oggi la sua conclusione con il Tappone. 12,3 km e circa 800 metri di dislivello positivo hanno portato i concorrenti fino alla cima del Buffaure, luogo fantastico con stupendo panorama sulle celebri vette dolomitiche quali Catinaccio, Larsec, Roda di Vael e mille altre guglie che hanno fatto da spettatrici. Partenza e passerella nel centro di Pozza di Fassa e 7 km sul fondovalle con nel mezzo solo una salita di 700 metri erano la parte più facile del percorso. Ristoro e poi inizia la vera salita, in 5,3 km passiamo da quota 1350 a quota 2060 dove si trova l'arco di arrivo.
Parto molto prudente, temo che la fatica accumulata mi blocchi in salita. 7 km in 35 minuti sono la media che ho scelto per la parte del fondovalle. Bevo 2 bicchieri di acqua e attacco la salita. Penso solo a mantenere un ritmo costante sia nei tratti di corsa che in quelli al passo. Ci sono tratti più semplici con molti tornanti alternati a lunghi traversi con pendenze del 30%. Ad 1,5 km dall'arrivo c'è l'ultimo ristoro e poi un tratto di single track nel bosco fino a sbucare sulla pista da sci per gli ultimi 400 metri. A 3 km dall'arrivo supero Mario Perucchini e declino l'invito di Gianni Zonca che mi incita a seguirlo in quanto temo di saltare. Vedo sempre la schiena di Giulio Lozza, tento di raggiungerlo ma mi costa troppa energia quindi mantengo il mio ritmo. Alla fine i Valbossini terminano nell'ordine Gianni Zonca, Giulio Lozza, Il Poggio, Mario Perucchini, Lizia Rodari, Angelo Colli e Gabriele Rizzi.
Le classifiche di categoria hanno subito alcuni cambiamenti. Nella C perdo 2 posizioni e chiudo tredicesimo. Nella G Giulio mantiene la terza ma Mario perde una posizione e termina quinto. Stabili Gianni e Angelo.
Soddisfatti Lizia e Gabriele che come iscritti giornalieri hanno affrontato il tappone con il solo obbiettivo di divertirsi e quindi con la mente libera da calcoli di classifica dimostrando che ci sono segni di miglioramento per entrambe.
L'amico Franchino termina ottavo, un po' stanco e forse condizionato anche dalla caduta di ieri.
Il grande Angelo Cerello chiude in decima posizione di classifica e c'è da giurare che lo rivedremo di nuovo al via il prossimo anno agguerrito come sempre.
Come negli anni scorsi è stata una settimana stupenda, in ambiente fantastico per chi ama la montagna. La gara è impegnativa e passando i giorni la fatica si è fatta sentire molto. Gli atleti Valbossini erano meno degli anni scorsi e ci auguriamo nei prossimi anni di poter ritrovare i numeri consueti in quanto questa gara è entrata nel cuore del nostro gruppo e sarebbe bello se si aggiungesse qualche nuovo partecipante.
Un plauso al nuovo gruppo organizzatore che ha raccolto un'eredità importante ed ha saputo dare continuità in modo esemplare al lavoro di chi li ha preceduti.

Al prossimo anno.

Buone corse a tutti. Il Poggio

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Classifica valbossini

N.ASS. CAT. PET. ATLETA TEMPO N.CAT. PUNTI Media
6 11 608 Fontana Claudio 00:37:56 1 200 00:04:00
18 11 612 Conte Francesco 00:41:31 4 185 00:04:22
31 10 1519 Palermo Roberto 00:42:49 7 178 00:04:30
50 11 613 Di Raimo Adriano 00:45:10 15 170 00:04:45
53 11 1635 Russo Giuseppe 00:45:23 17 168 00:04:47
61 11 601 Ulivi Alberto 00:46:09 19 166 00:04:52
65 9 405 Iuliano Simone 00:46:23 14 171 00:04:53
89 11 607 Zanon Gianpaolo 00:47:56 27 158 00:05:03
97 13 810 Alezio Antonio 00:48:19 7 178 00:05:05
108 12 700 De Mieri Angelo 00:49:00 11 174 00:05:10
112 13 804 Secco Giuseppe 00:49:18 8 177 00:05:11
146 12 704 Secco Luigi 00:51:41 17 168 00:05:25
149 12 706 Toletti Alberto 00:51:53 19 166 00:05:28
151 4 112 Abbiati Stefania 00:51:56 4 185 00:05:28
156 10 506 De Marco Gianluca 00:52:07 24 161 00:05:29
163 13 808 D'Angelo Claudio 00:52:35 11 174 00:05:31
181 11 605 Pilotti Claudio 00:54:08 42 143 00:05:42
191 10 509 Panarotto Adriano 00:54:40 30 155 00:05:45
195 13 803 Ciani Nicola 00:54:56 13 172 00:05:47
219 14 903 Giamberini Giovanni 00:57:07 1 200 00:06:00
232 14 901 Parolin Attilio 00:58:07 3 190 00:06:07
252 6 166 Dall'Asen Jole 01:00:31 1 200 00:06:21
273 14 904 Qualloni Anselmo 01:02:31 6 179 00:06:32
275 3 47 Vicario Elena 01:02:57 5 180 00:06:36
276 11 603 Vicario Marco 01:03:00 49 136 00:06:38
291 5 129 Bianchi Elena 01:06:08 11 174 00:06:58
327 6 167 Chieppa Rita 01:15:12 4 185 00:07:55

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imageLa tappa odierna prendeva il via dall'abitato di Vigo di Fassa. La prima parte veramente stupenda era un single track ondulato nel bosco che si stende sopra l'abitato di Pozza e dopo circa 3 km ci porta ad attraversare l'abitato di Pera. Svolta a sinistra e si inizia una salita impegnativa fino a raggiungere l'asfalto della strada che porta al rifugio Gardeccia, celebre per essere stata arrivo di tappa del giro d'Italia 2011. A malga Regolina troviamo il primo ristoro e poco dopo riprendiamo la via dei boschi per un'altra parte con marcate ondulazioni ma ad una quota più alta di prima. Transitati sotto i cavi della funivia per Ciampedie affrontiamo 2 km di discesa che ci portano all'arrivo. La missione del giorno dovrebbe essere aiutare Giulio Lozza a guadagnare la seconda piazza di categoria G ma l'impresa non riesce. Io sono proprio cotto; fino al km 6 non riesco a fare ritmo e solo dopo il secondo ristoro riesco a ritrovare un po' di gamba e tanta testa per rientrare sul gruppetto di cui fa parte anche Mario Perucchini e soprattutto il concorrente che mi segue in classifica di categoria C. Mario prova a tenere l'avversario di Giulio ma anche lui dopo 8 km accusa la fatica e lo vede allontanarsi inesorabilmente. All'inizio della discesa finale siamo ancora tutti e tre assieme, sproniamo Giulio ad attaccare ma lui non vede una radice e fa un bel ruzzolone. Niente di grave ma si capisce che caldo e stanchezza hanno fatto il loro dovere. Vedo poco lontano il mio avversario quindi mi butto per raggiungerlo. Ci riesco e lo supero ad un km dall'arrivo e con una discesa da skyrunner riesco e fargli pagare ancora 17 secondi. Ora ho quasi 2 minuti di vantaggio e spero nel tappone di domani di non farmi superare. Tutte confermate le posizioni degli altri Valbossini.

Oggi alla compagnia si sono aggiunti i coniugi Rizzi. Lizia nonostante il dolore al piede che da un po' la affligge è soddisfatta della prova che ha trovato molto bella anche se faticosa. Affaticato anche Gabriele che paga molto la mancanza di allenamento in salita. I buoni tempi visti al giro del varesotto hanno dimostrato la sua ripresa nel corto veloce ma oggi la tappa era molto muscolare e con continui cambi di ritmo. La notte servirà per decidere se domani affrontare il tappone.

Come all'inizio della settimana menziono i nostri due amici. Franco “Franchino” Chiera oggi è caduto nei primi chilometri e si è preso una bella botta al ginocchio. Ha perso circa 4 minuti che lo hanno fatto scivolare dalla quinta alla settima posizione assoluta. Peccato perché oggi doveva invece cercare di aumentare il vantaggio in vista della lunga salita di domani. Il mitico Cerello ha detto che è soddisfatto del suo ritmo in salita ma in discesa sente molto il dolore di schiena che lo affligge ultimamente. Però domani di discesa non ne faremo neanche un metro quindi saranno dolori per i suoi avversari.

Appunto, domani 13 km di cui i primi 7 in piano ma poi 5 km di salita con punte del 30% per raggiungere i 2080m del Buffaure. Sarà dura!

A domani per il resoconto finale della settimana.

Il Poggio.

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Allenamento di gruppo

Pubblicato il 27.6.12

Grazie all’impegno del nostro presidente che ha saputo coinvolgere moltissimi valbossini, l’allenamento di ieri sera al Sacro Monte è stato apprezzato da tutti.
La partecipazione è stata massiccia e ciò ci ha permesso di scattare questa bellissima foto che entrerà immediatamente nell’album dei ricordi della nostra società.

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Foto 1Foto 2Foto 3

Buone corse a tutti.

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[image%255B3%255D.png]La tappa di oggi era indubbiamente la più veloce ma non per questo la più facile. Le gambe provate dalla tappa di ieri erano dei pezzi di legno e cercare un ritmo veloce è stato proprio difficile. Gli 11 km odierni prendono il dal parco di Canazei e subito si va a percorrere la pista ciclabile in direzione Marmolada fino a località Penia. Qui inizia la parte con salita; circa 2 km con tratti più o meno ripidi ma molto corribile. Al km 6 si scende fino a tornare lungo il fiume Avisio e lo discendiamo fino a Campitello. Giro di boa sul ponte e si ritorna a Canazei per trovare l'arrivo dopo un ultimo chilometro infinito. Oggi fatico abbastanza a tenere alto il ritmo e quando mi accorgo che mi ha superato il concorrente che in classifica di categoria si trova subito dietro di me decido che non posso mollare in quanto ormai voglio mantenere la posizione. Alla fine mi dà solo pochi secondi così mantengo l'undicesima posizione con un minuto e mezzo di vantaggio sul dodicesimo. Impossibile raggiungere chi mi precede in categoria C in quanto il distacco è ormai di 6 minuti. Diversa la situazione in categoria G dove Giulio Lozza mantiene la terza posizione ma ha solo 20 secondi di ritardo da chi lo precede e sarà appassionante vedere se riuscirà ad agguantare la seconda piazza finale. Mario Perucchini continua a seguirlo in quarta posizione e oggi ha faticato ma comunque tenuto un buon ritmo per tutta la tappa. Tutto stabile per quanto riguarda Gianni Zonca e Angelo Colli che mantengono le posizioni in classifica anche se entrambi hanno risentito della fatica di ieri.

Domani giornata di riposo. Giovedì nuova tappa impegnativa. Saranno quasi 11 km molto ondulati che con continui cambi di ritmo richiedono una buona dose di forza muscolare. Bisognerà pensare bene al ritmo da impostare per evitare di pagare un prezzo troppo alto nel tappone di venerdì. Infatti proprio il tappone negli anni scorsi, in alcuni casi, ha prodotto ribaltamenti di classifica anche tra le primissime posizioni.

Arrivederci alla quarta tappa.

Il Poggio

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Anche quest'anno si rinnova la sfida tra i valbossini sull'acciotolato della salita delle cappelle che conduce in cima al Sacromonte.
L'appuntamento è per stasera, martedì 26 giugno con ritrovo alle ore 19.45 presso il parcheggio della funivia posto sotto alla Prima Cappella (piazzale Montanari)
La partenza dalla Prima Cappella è  fissata alle 20.00.
L'allenamento societario sarà ricordato con la foto di gruppo, e poi.... liberi tutti.

Vi aspettiamo numerosi.

Il consiglio direttivo.

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Val di Fassa Running

Pubblicato il 25.6.12

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La seconda tappa, come previsto, è stata molto più impegnativa della prima. I 13,9 km con circa 600 D+ prendevano il via dal campo sportivo di Moena a quota 1138 metri. Saliscendi su pista ciclabile fino al centro del paese e poi si inizia a salire su strada forestale. Oggi si corre e basta, ho camminato solo due volte per meno di 100 metri al fine di evitare uno sforzo inutile nei due punti di massima pendenza. Voglio fare una buona gara e quindi mi fido dell'esperienza e della conoscenza dei percorsi di Mario Perucchini e mi metto nella sua scia. Teniamo un buon ritmo sulle salite e nei tratti pianeggianti acceleriamo decisamente. A Malga Peniola, dopo 8 km, Mario mi dice di aver terminato l'autonomia e quindi mi allontano. Saliamo ancora un po' e dopo un bel traverso a quota 1620 metri inizia la discesa. Inizialmente su facile strada carrabile inizio a raggiungere qualche concorrente. Ma è sulla parte più ripida e tecnica che riesco a superarne diversi al doppio della velocità. Non sono ancora agilissimo ma balzello allegramente tra sassi e radici affioranti. Raggiunto la stupenda frazione di Medil ritroviamo l'asfalto per gli ultimi tre km sempre in discesa. Sento dei passi dietro di me, è Giulio Lozza. Non mi voglio far passare assolutamente e quindi cerco un ritmo elevato, lo precedo di 10 secondi all'arrivo. Oggi sono il primo Valbossino. Recupero 3 posizioni in categoria C ma ora vedendo la classifica ritengo molto dura entrare nei primi dieci. Infatti sono undicesimo ma chi mi precede ha già 3 minuti e mezzo di vantaggio e so che domani nella tappa più piatta andrà molto forte. Nella lotta per la categoria G Giulio aumenta il vantaggio su Mario che oggi è arrivato un po' staccato da noi due. Gianni Zonca, che ha fatto la salita insieme a Giulio, patisce ancora in discesa e rimane in sesta pozione di categoria F. Chiude il nostro gruppo Angelo Colli; anche lui mantiene la posizione di ieri, la quindicesima in categoria G.
Domani a Canazei ci sarà la tappa più veloce. Gli stradisti veloci diranno la loro e per noi montagnini sarà dura. L'obbiettivo a questo punto è mantenere la posizione.
Alla prossima tappa.
Il Poggio


Prima tappa
Si scrive Val di Fassa Running ma si legge Traslaval. Si perché obbiettivamente il passaggio di consegne di differenze ne ha prodotte poche e anche quest'anno tra le Dolomiti si respira lo stesso clima di amichevole competizione degli anni precedenti. Bene hanno fatto gli organizzatori a fare tesoro dell'immenso lavoro di Stefano Benatti riproponendo la stessa formula conosciuta da chi ama questa competizione a tappe e questi monti.
I partecipanti sono meno degli anni passati, il sentimento di recessione ha contagiato anche i runner, e anche noi Valbossini siamo solo in cinque iscritti all'intero giro più un giornaliero.
La prima tappa parte dal parco fluviale di Soraga a quota 1210 metri. 500 metri in paese e subito si inizia a salire. E si sale di brutto su strada forestale con pendenza media del 23% e punte del 30%. Sono però solo 2 km e mezzo quelli durissimi, infatti arrivati a Tamion si sale su sentiero più facile fino a scollinare al km 4 a quota 1668 metri. Inizia ora un bellissimo single trak nel bosco con leggeri saliscendi. Il ritmo si alza e quando troviamo la discesa le gambe mulinano allegramente. Dopo una salita prudente inizio a superare diversi avversari nei punti più tecnici. Mantengo un buon ritmo ma non voglio esagerare pensando alla più lunga e impegnativa tappa di domani. Voglio solo concludere i 10,2 km con 440 D+ sotto l'ora e ci riesco.
Tra i Valbossini il primo è Giulio Lozza che inizia già la lotta con Mario Perucchini per la categoria G. Sono rispettivamente terzo e quarto separati da un minuto e 9 secondi. Vedremo domani se ha fatto meglio Giulio ad osare oppure Mario che si è trattenuto. Io li seguo di pochi secondi. Sono 14° in categoria C e domani devo individuare chi mi precede per tentare di migliorare la posizione. Dopo di me arriva Gianni Zonca che si piazza in sesta posizione di categoria F. Angelo Colli chiude la sua fatica in posizione 15 di categoria G anche lui mantenendo ritmo molto prudente. Presente a questa tappa anche Martina “La Poggina” che riesce nell'obbiettivo di terminare sotto l'ora e trenta, stanca ma felice. Desidero fare una menzione per due amici. Franco “Franchino” Chiera da Torino che conferma le ottime prestazioni degli anni precedenti installandosi in settima posizione assoluta. E poi il mitico Angelo Cerello, classe 1934 è sempre presente. Chiedo: “allora Angelo com'è andata?” e lui risponde: “aaaaa, oggi ho fatto schifo”!!! Beh, io metterei adesso la firma per fare alla sua età quello che fa lui adesso. Un'ora e 14 minuti il suo crono e la posizione 8 in classifica di categoria I. Lo teniamo d'occhio nei prossimi giorni.
Buone corse e alla prossima tappa.
Il Poggio
Cognome Nome Naz. S C AA AC AMW Tempo
167 LOZZA GIULIO M G 52 3 48 00:57:03
334 PERUCCHINI MARIO M G 60 4 56 00:58:12
322 POGGIONI ANDREA M C 64 14 60 00:58:31
271 ZONCA GIANNI M F 72 6 66 00:59:14
213 COLLI ANGELO M G 119 15 101 01:04:46
638 POGGIONI MARTINA F Z 283 2 76 01:28:03

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Pubblicata una nuova lettera dell’alfabeto del podista.

Leggetela cliccando qui.

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CONDOGLIANZE

Pubblicato il 20.6.12

Purtroppo ci sono cose che non si vorrebbero mai scrivere, soprattutto se si tratta di fare le condoglianze ad un amico.
Ieri è mancata all’affetto dei suoi cari Maria la sorella di Angelo, Renato e Gigi De Luca.

Tutta la Runners Valbossa, il suo presidente Angelo e i consiglieri si stringono attorno alla famiglia De Luca in questo triste momento.

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Classifica valbossini

N.ASS. CAT. PET. ATLETA TEMPO N.CAT. PUNTI Media
34 12 702 Tremea Flavio 00:37:53 2 195 00:03:59
37 10 1519 Palermo Roberto 00:38:02 10 175 00:04:00
40 11 612 Conte Francesco 00:38:23 7 178 00:04:02
71 9 405 Iuliano Simone 00:40:16 12 173 00:04:14
73 11 1635 Russo Giuseppe 00:40:28 15 170 00:04:16
117 11 1637 Beraldo Gianmarco 00:42:28 21 164 00:04:28
122 13 804 Secco Giuseppe 00:42:40 5 180 00:05:41
123 12 704 Secco Luigi 00:42:42 9 176 00:04:29
138 5 128 Grisotto Rita 00:43:15 3 190 00:04:33
146 13 810 Alezio Antonio 00:43:44 6 179 00:04:35
173 12 700 De Mieri Angelo 00:44:38 15 170 00:04:41
208 10 506 De Marco Gianluca 00:45:58 35 150 00:04:50
231 13 808 D'Angelo Claudio 00:46:37 12 173 00:04:54
249 10 509 Panarotto Adriano 00:47:09 39 146 00:04:58
269 11 605 Pilotti Claudio 00:47:42 37 148 00:05:01
301 13 803 Ciani Nicola 00:49:11 15 170 00:05:11
319 14 903 Giamberini Giovanni 00:49:55 4 185 00:05:15
354 14 901 Parolin Attilio 00:51:38 5 180 00:05:26
417 14 904 Qualloni Anselmo 00:56:09 8 177 00:05:55
492 6 167 Chieppa Rita 01:07:55 6 179 00:07:09

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CAMPESTRE DI VILLADOSIA

Pubblicato il 17.6.12

Ecco la classifica della campestre di Giovedì sera a Villadosia.
Grande presenza di Valbossini che ci ha fatto aggiudicare il premio come primo gruppo, che includeva una buonissima torta che ci siamo pappati in compagnia.

Un Commento della gara lo trovate su http://playbeppe.blogspot.it/

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Filmato Gran Prix 2012

Pubblicato il 13.6.12

Dal sito sempre di corsa…

Grazie a Lory, a Eli e al Lumi ecco il filmato della gara del Piede d’Oro di Domenica scorsa ad Azzate.
Buona visione!

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StramAzzate 2012

Pubblicato il 13.6.12

 
image VENERDI' 13 luglio 2012 
P.za Belvedere 
AZZATE (VA)
ore 20.00

Cronoscalata della salita della Maccana

Iscrizione:
€ 5,00
con panino e salamella + bevanda

€ 2,00 solo gara

Obbligatorio certificato medico sportivo
in corso di validità

RITROVO: ore 19.00
PARTENZE: Inizio ore 20.00 un concorrente ogni 15” i migliori partiranno per ultimi

Al termine della gara sarà in funzione uno stand gastronomico con griglia, birra e patatine fritte.
RISTORO FINALE nella splendida Piazza Belvedere Ghiringhelli con vista panoramica sul Lago di Varese.
Per informazioni: Pilotti Claudio 3357722888
 

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Questo XXI Grand Prix resterà nella storia per le variazioni apportate all'ultimo momento, soprattutto riguardo alla piccola variazione nel comune di Crosio a causa dei lavori da via Villa a via IX novembre. 
Il pensiero va alle precedenti edizioni quando partivamo dalla tessitura Ghiringhelli per arrivare alla Chiesetta di S.Caterina di Erbamolle.
La pioggia abbondante dal cielo nero nelle ore precedenti alla gara non ha certo animato i nostri animi di entusiasmo, anzi ha creato un po' di problemi.
Noi come Valbossa abbiamo messo subito a disposizione due gazebi e altri tre sono  stati prestati dai gruppi Arcisate e Di.Bi. Verso le sette e mezza, uno dopo l'altro iniziavano ad arrivare i nostri Valbossini ed ognuno con i propri incarichi si dava da fare per l'organizzazione, come delle brave api laboriose.
Poiché una parte del percorso era già fangosa nei giorni scorsi, si è deciso un percorso alternativo : ritornare indietro attraversando di nuovo il ponticello di Crosio.
Mentre le strade del centro artigianale si riempivano di macchine di atleti, poco prima dell'inizio, il cielo si rischiarava e si apriva sempre di più, tanto che si poteva osservare il maestoso Monte Rosa.
Tutto è bene quel che finisce bene!!!
La partecipazione è stata meno consistente rispetto alle edizioni precedenti.
Il tracciato è stato apprezzato dai partecipanti.
A tagliare il traguardo è stato Vannini seguito da Fontana, nostro Valbossino, mentre nel campo femminile ha vinto Clerici Cristina. Il trofeo Antonio Ghiringhelli è  stato vinto dal gruppo Sette Laghi .
Sono intervenuti alla cerimonia delle premiazioni il primo cittadino di Azzate, l'assessore allo sport di Azzate, il presidente della proloco, un responsabile del Super ingrosso Bianchi di Gazzada, la sig.ra Lilly, proprietaria della fattoria Canale. Inoltre, abbiamo ospitato l'associazione Pachinso ed abbiamo offerto loro il ricavato del percorso ridotto di € 180.00 .
Martedì prossimo, come di consueto, si riunirà il consiglio e all'ordine del giorno è previsto di destinare parte del ricavato della gara ai terremotati dell'Emila Romagna.
Grazie a tutti!
Evviva i Valbossini che, sempre compatti, sono il cuore della Valbossa!!!
Saluti a tutti
A.De Mieri

Classifica valbossini

N.ASS. CAT. PET. ATLETA TEMPO N.CAT. PUNTI Media
3 11 608 Fontana Claudio 00:39:44 1 200 00:03:47
20 10 1519 Palermo Roberto 00:43:35 7 178 00:04:09
21 11 612 Conte Francesco 00:43:58 5 180 00:04:11
57 11 613 Di Raimo Adriano 00:47:17 16 169 00:04:30
66 11 1635 Russo Giuseppe 00:48:06 21 164 00:04:35
70 9 405 Iuliano Simone 00:48:28 10 175 00:04:37
86 11 1637 Beraldo Gianmarco 00:49:25 26 159 00:04:42
98 11 618 Modesti Stefano 00:50:02 28 157 00:04:46
103 10 502 Colaiacovo Nicola 00:50:20 21 164 00:04:48
204 4 112 Abbiati Stefania 00:55:45 4 185 00:05:18
223 11 620 Vannini Alfredo 00:57:12 47 138 00:05:23
273 6 165 Tartari Maria 01:00:43 2 195 00:05:46
321 6 166 Dall'Asen Jole 01:04:55 3 190 00:06:11
331 4 115 Romanato Roberta 01:06:49 8 177 00:06:22
362 5 129 Bianchi Elena 01:12:42 11 174 00:06:55

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Tratto da PANORAMA

Vi riconoscete? Avete riconosciuto un amico podista?
Lasciate un commento!!!

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Nasce un nuovo spazio dedicato ad alcune riflessioni sui più disparati argomenti vicini al modo della corsa, che vogliono incentivare il dibattito e riaccendere la voglia di commentare, così da avvicinare gli amici valbossini e non, anche lontano dai campi di gara.
Invitiamo pertanto tutti i lettori ad impegnarsi a rendere viva la discussione lasciando il proprio contributo commentando i vari post che via via verranno creati.

L’ALFABETO del podista

Riflessioni alfabetiche correnti semiserie.

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SERALE DI VILLADOSIA

Pubblicato il 5.6.12

Ciao a tutti, si rinnova anche quest'anno l'appuntamento con la gara serale di Villadosia che si terrà Giovedì 14 Giugno, il ritrovo é presso l'oratorio di Villadosia.
Sul volantino ci sono tutti i dettagli.
Vi aspetto numerosi,
Paolo Negretto
PN74

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Link interessante a tutti i post anni precedenti che trattano l'argomento
"Maratona Valle Intrasca".

Impegnato nella discesa la mente mi riporta indietro di diversi anni. In questo punto facendo del semplice escursionismo incrociai i concorrenti della maratona della Valle Intrasca. Non sapevo ancora nulla della corsa ma colpito ed affascinato da tali figure agili e veloci saltellanti per il sentiero capii che prima o poi sarei stato uno di loro. E' come se avessi dato appuntamento a me stesso e ora a quasi un decennio di distanza mi vien da gridare: “ECCOMI CI SONO”!
A tratti la pioggerella fine rinfresca piacevolmente mentre procediamo nel fitto della nebbia. Ma sbagliare traccia è impossibile, i volontari sono ovunque, metri e metri di fettuccia sono piazzati nei punti critici e non manca nemmeno un nutrito pubblico che oltre ad incitare ed incoraggiare i corridori indica la giusta direzione.
Questa gara è molto sentita sia dagli atleti che da tutta la zona interessata, si respira del sano agonismo e in amicizia ci si spinge al massimo delle proprie possibilità. Si corre e non si pensa ad altro, oggi nemmeno ci si distrae con il panorama perso fra le nebbie, i ristori preziosi e numerosissimi arrivano sempre al momento giusto, quell'attimo prima di avvertirne la necessità. L'aria sa di bosco bagnato, si gioca sulle pietre scivolose, cuore e fiato al limite, sensazione di libertà, con la consapevolezza di essere fortunati di fare e godere di tutto questo.
L'arrivo è fra le vetrine del centro con gli applausi del rumoreggiante pubblico che mette le ali ai piedi ed emoziona dal primo all'ultimo arrivato. Il ristoro finale è ricco di una tonnellata di frutta e dolciumi ma è solo l'antipasto di un pranzo a buffet ricchissimo e fantasioso capace di saziare anche la fame più esagerata.

Tante volte ho sentito tessere le lodi di questa gara. Ora so che è tutto vero.
 
Alberzek

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Il valbossino Brusa ci informa della corsa organizzata dagli alpini di Capolago.

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Partenza presso l’oratorio di Capolago (via del Gaggio, 2) con arrivo previsto presso la sede del Circolo.

Lunghezza percorso:

7 km, attraverso prati e boschi tra i paesi di Capolago e Cartabbia.

Costo:

- sola iscrizione € 3,00
- iscrizione + salamella e bibita / birra: € 7,00

Modalità di iscrizione:

- telefono 0332490037 (circolo di Capolago)
- email: circolodicapolago@gmail.com
- il giorno stesso fino a mezz’ora prima della partenza

Premiazioni:

- primi tre classificati uomini e donne;
- il primo classificato più giovane ed il più anziano;
- il primo classificato uomo e donna abitante a Capolago;
- il gruppo più numeroso.

Possibilità di parcheggio presso la scuola elementare F. Baracca di Capolago.

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Emozioni, entusiasmo, fibrillazioni ora come allora.
Domenica 10 giugno l' appuntamento  è ad Azzate al XXI Grand Prix della Valbossa, gara del circuito del P.S.V.
Siamo ritornati ai "vecchi amori" quando negli anni '90 si partiva in via Primo Maggio,  attualmente zona artigianale di Azzate. Il ritrovo è previsto alle ore 7.30 presso la fattoria Canale sulla strada di Vegonno e la  partenza alle ore 9.00.
La gara ci porterà quest’anno a percorre le strade di Vegonno per poi raggiungere Montonate, frazione del Comune di Mornago, che deriva forse il suo nome dagli antichi  "Muntunates" e fu sede di un castello, per poi passare a Crosio della Valle, dove esisteva un convento di monache benedettine che vivevano sotto la protezione del Prevosto di Varese. Infine percorreremo Dobbiate, piccola frazione del Comune di Daverio, sede in passato di un antico convento dei Padri di S. Francesco di Paola.
Tutti i valbossini sono invitati a partecipare a tale evento. I ragazzi del percorso ridotto riceveranno un omaggio offerto dal negozio Garda, aperto domenica mattina proprio per tale evento.
Ricordo che il responsabile per la collocazione del personale di servizio è il sig. Marco Vicario.
Sabato mattina alle ore 9.30 ci troviamo presso la fattoria Canale per segnare il percorso.
Vi ringrazio fin da ora per  la collaborazione.


Cordiali saluti a tutti
A.De Mieri

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Classifica valbossini

N.ASS. CAT. PET. ATLETA TEMPO N.CAT. PUNTI Media
19 10 1519 Palermo Roberto 00:44:10 8 177 00:03:55
64 9 405 Iuliano Simone 00:48:22 9 176 00:04:17
66 11 613 Di Raimo Adriano 00:48:34 13 172 00:04:18
82 11 1635 Russo Giuseppe 00:50:02 15 170 00:04:26
87 11 1637 Beraldo Gianmarco 00:50:16 16 169 00:04:27
100 12 704 Secco Luigi 00:51:07 5 180 00:04:31
106 12 778 Zonca Gianni 00:51:27 7 178 00:04:33
110 10 502 Colaiacovo Nicola 00:51:36 18 167 00:04:34
128 13 804 Secco Giuseppe 00:52:22 5 180 00:04:37
162 11 605 Pilotti Claudio 00:53:47 24 161 00:04:45
177 13 808 D'Angelo Claudio 00:54:29 8 177 00:04:49
191 12 700 De Mieri Angelo 00:55:06 18 167 00:04:52
251 13 803 Ciani Nicola 00:58:08 12 173 00:05:08
254 14 903 Giamberini Giovanni 00:58:30 3 190 00:05:10
258 10 509 Panarotto Adriano 00:58:50 30 155 00:05:12
291 6 165 Tartari Maria 01:00:16 2 195 00:05:20
320 14 901 Parolin Attilio 01:01:59 4 185 00:05:29
359 4 115 Romanato Roberta 01:05:57 11 174 00:05:50
368 14 904 Qualloni Anselmo 01:06:46 6 179 00:05:55
391 12 1701 Lozza Mauro 01:10:05 35 150 00:06:13
426 6 167 Chieppa Rita 01:20:34 5 180 00:07:10

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B comeLato B
Un puzzle da 100… 200.. o forse più elementi che si incastrano perfettamente l’uno nell’altro, a volte diversissimi tra loro ma dalla contiguità indispensabile affinché la loro strana unione possa dar vita ad un insieme ben definito e comprensibile. Questa può essere (anche se l’esempio potrebbe comodamente calzare per altre situazioni che viviamo quotidianamente) la sintesi che forma, avvolge e plasma il nostro mondo orbitante nella galassia del podismo. L’acido lattico, l’intersuola in EVA, la microfibra, l’emoglobina, il gps od il magnesio…. Dettagli apparentemente distanti anni-luce tra loro che, se analizzati singolarmente, portano a comprendere quanto siano fondamentali nella loro specificità e per la funzione per la quale esistono ma se invece considerati nella loro globalità, si rimane quasi basiti di come e quanto possa essere articolata e complessa questa nostra straordinaria passione, per molti riconducibile ad un solo e semplice gesto atletico. Ecco, sembrava una disquisizione quasi austera ma siete stati tratti in inganno, perché sotto traccia compare la fregatura camuffata dal famoso faceto che solitamente controbilancia ciò che a volte vuol essere serio.…bé…in fondo non tratteremo un argomento poi tanto burlesco… in quanto ciò di cui andremo ad analizzare è un elemento che la cui importanza è tra le prime in assoluto, anche se, per una incomprensibile questione retorica e fors’anche per una sorta di omertà, spesso quest’argomento circola a bassa voce nel vivissimo sottobosco podistico, quasi fosse un segreto carbonaro del quale però sono tutti a conoscenza. Se viene chiamato lato B, non lato K o W non è un per una motivazione causale. La “B” è la seconda lettera dell’alfabeto che viene dopo la “A”. Sembra una affermazione banale ma non lo è affatto…significa cioè che il fondoschiena, volenti o nolenti è considerato la seconda parte del corpo umano più importante dopo la faccia! Ippocrate può continuare a dormire tranquillo il suo sonno eterno, non ci sarà blasfemia nel considerare argomenti di anatomia umana, non siamo all’altezza ne si pretende di neppure pensarlo! La nostra trattazione è diretta verso il senso estetico “dell’oggetto” in questione.
Ora si tratta di capire il nesso che ha questa parte del corpo con il nostro sport….e di nessi ce ne sono a josa!!
image Coi primi, a volte ingannatori, tepori marzolini, capita sovente di vedere per stradine di campagna e piste ciclabili, orde di femmine che, lasciato il letargo invernale, dopo mesi di bagordi pre, durante e post-natalizi, si bardino con tute ginniche e scarpette da palestra volturate ad uso pedestre per iniziare il restauro fisico in vista dell’ ancor lontana stagione estiva. Una settimana ai primi di agosto al massimo splendore val 4- 5 mesi di sofferenza!
Questo è, per grandi linee, l’intendimento del popolino, che una volta appagato l’occhio per quel breve periodo di esaltazione ormonale, ricacci tute e scarpe, intesi quasi come strumenti di tortura, nell’armadio a riempirsi di ragnatele sino alla primavera successiva e così riprendersi le rotondità faticosamente smussate. Noi ci vogliamo soffermare su chi invece pratica la corsa tutto l’anno e ne goda dei suoi benefici, trasmessi in egual misura a tutti gli organi del corpo ma in particolare misura al nostro “alter ego”! Quanti di noi, dopo solo pochi anni di pratica podistica, hanno dovuto stravolgere il guarda-roba a “causa” delle taglie perse, sotto le mentite spoglie di miliardi di goccioline di sudore che cadono a pioggia sull’asfalto a volte corrodendolo e creando insanabili voragini perché ognuna carica di inenarrabili nefandezze? Oggi molti di questi personaggi esibiscono un popò del quale vanno segretamente fieri! Le testimonianze sui campi di gara si sprecano, specialmente nel caso delle podiste femmine, le quali hanno spesso le terga ben controllate da codazzi di maschi sbuffanti e gocciolanti, che a volte si fanno superare soltanto per bearsi successivamente del panorama che avranno davanti sino all’arrivo! Se si fa passare un messaggio come questo, lo si trasmette con la dovuta enfasi e lo si riesce ad inculcare nella mente delle persone, magari per mezzo di qualche ex culone anonimo che ora si è disintossicato, è probabile che si avrebbe un incentivo dei praticanti della corsa.
Parlare di lato “B” fino a non molto tempo addietro era quasi considerato un tabù, ora è arrivato lo sdoganamento ed anzi l’argomento è sempre più sulle pagine delle riviste, e non solo quelle patinate. Forse merita la promozione: magari a breve da lato “B”, farà un meritato salto di categoria, con gioia e tripudio di molti, guadagnandosi l’appellativo di lato “A”!
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